Bisogna preparare un elaborato, trascrizione di una delle tavole presentate a lezione o scelta tra quelle indicate sul sito dell'università, di almeno 10 righe (si consiglia di fare tutta una tavola), con le varie note, e con un commento sulle caratteristiche della tavola, della scrittura, delle lettere, legamenti tipici, abbreviazioni, origini (ad esempio di tipologia semionciale o onciale) e così via. Una scelta che colpisce favorevolmente è quella di qualche scrittura corsiva, ma visto che molti ormai le scelgono, non vi esime dal conoscere le prime righe di una corsiva presa da un'altra tavola.
In sede d'esame si parte con qualche accenno all'elaborato fatto, solitamente non lo fa rileggere, e poi presenta da descrivere e leggere (le prime righe) una tavola già affrontata a lezione ed una tavola nuova (le tavole nuove solitamente non sono di decifrazione troppo complessa, mentre sceglie tra le più difficili di quelle fatte a lezione).
Fa qualche domanda teorica spiccia, basta sapere le cose principali che ha detto lui a lezione (rinascita carolina, Alcuino, corsività e posatezza, minuscole e maiuscole, pendolo di Bouvard etc). Non serve studiare approfonditamente il manuale per quelle. Può essere utile più che altro per imparare a capire meglio le varie scritture, quel che serve si trova più che abbondantemente negli appunti.
Alla fine chiede di parlare di un argomento scelto da voi sul libro che avete scelto tra quelli proposti (tanti scelgono il Petrucci). Non fa domande o molto banali, preparatevi un discorso da fare senza nemmeno troppo approfondimento e basta.
Il lavoro più grosso è quello per imparare a capire le varie scritture e/o imparare a memoria a decifrare le prime righe delle tavole fatte
[Modificato da Pinodelcan 13/05/2019 23:35]